“Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d’infamare col marchio di briganti –ANTONIO GRAMSCI -”

sabato 19 aprile 2014

ANTONIO CIANO, UNA VOCE PER IL SUD.

Con Antonio Ciano candidato indipendente in IDV, il SUD ha in mano il suo destino



Il Sud e le sue istanze veramente rappresentato in Europa, è un sogno da sempre inseguito da tutti i movimenti che ha la loro bussola rivolta a Sud, a questa parte del Paese che può essere linfa di rilancio per tutti.
Un sogno che da sempre si infrange sulle difficoltà, anche organizzative ed economiche, necessarie per dare ad esso una rappresentanza, una lista, un uomo che possa farsi carico di tutto ciò.
La candidatura di Antonio Ciano alle Europee del 25 maggio 2014, come indipendente del Partito del Sud, nelle liste Italia dei Valori è un’occasione unica,perché fare la stessa cosa e ottenere lo stesso risultato attraverso altre competizioni elettorali non sarebbe possibile vista la mancanza di preferenze, la necessità di realizzare coalizioni, eccetera, eccetera.
Le elezioni europee sono un’occasione perché si vota con le preferenze, per cui noi tutti uomini e donne che credono in questa terra possiamo votare un uomo che veramente ha dato la sua vita per il sud o, se preferite, per quelle che una volta erano le Due Sicilie.
Tutte le altre contestazioni, del tipopartito nazionale, lista che non ci piace, eccetera, eccetera, proprio perché il sistema elettorale lo consente, è solo un alibi per non dichiarare la nostra impotenza di fronte all’ineluttabile sudditanza economica, psicologica ed andropologica rispetto alle altre parti del Paese.
Il SUD ha in mano, il prossimo 25 maggio, il suo destino potendo scegliere ancora una volta la via dell’esilio in casa propria, oppure di utilizzare 4 magnifici strumenti che si hanno in mano e a disposizione: la matita, la scheda elettorale, il diritto al voto, e ANTONIO CIANO.
I temi a cui tutti teniamo: un sud in grado di competere, la macroregione meridionale e un Paese veramente federale, un’attenzione vera e aperta verso tutti i paesi del Mediterraneo, un sud aperto all’Europa, un’Europa dei popoli e non dell’Euro… Tutto questo e altro ancora si può costruire attraverso la presenza di vero rappresentante del Mezzogiorno a Bruxelles.
Prima di dire no e di votare per qualcun altro, di delegare ad altri la vostra e la nostra possibilità di avere voce, prima di decidere di restare a casa, fateci un pensiero, pensate ad Antonio Ciano come uno di noi tutti che scardini le barriere che da sempre vengono poste ad una rappresentanza seria e vera nelle istituzioni continentali delle donne e degli uomini del SUD.
L’occasione è di quelle vere, sta a noi coglierla.

giovedì 17 aprile 2014

IL PARTITO DEL SUD HA UN NUOVO REFERENTE IN VENETO.

Il Partito del Sud è lieto di accogliere tra le proprie file il Dott. Filippo Angiuli. Conoscitore delle

tematiche meridionaliste, dopo attenta ed approfondita analisi delle strategie e proposte politiche del

nostro Partito, ha deciso di aderire al Partito del Sud sezione Veneto. La struttura organizzativa del

Partito del Sud “Veneto”, a dimostrazione di una continua crescita del Partito nel territorio Veneto, si

arricchisce di un nuovo referente per la zona di Venezia - Treviso.


Filippo Romeo
Coordinatore Regionale - Partito del Sud

Info@partitodelsud.eu



                                                 

mercoledì 16 aprile 2014

Gaeta resiste ancora ! Antonio Ciano rappresentante meridionalista in Europa !


COMUNICATO STAMPA














Dopo gli ultimi accadimenti a proposito del ritiro della candidatura di Michele Emiliano, che ha provocato rumore anche all’interno del mondo meridionalista, pareva che la bandiera del meridionalismo, per questa tornata elettorale europea, fosse finita nella polvere, facendo cadere la possibilità che un rappresentante di quel Sud che resiste, lavora e non china la testa davanti ai soprusi, potesse direttamente rappresentare in Europa il dramma che gli abitanti del Sud vivono quotidianamente sulla propria pelle, così come le tante emergenze e discriminazioni che angustiano la nostra terra e i nostri emigranti.

In questo panorama poco confortante ancora una volta il Partito del Sud ha impegnato le migliori energie delle sue donne e dei suoi uomini e grazie agli ottimi rapporti, già in essere da tempo, con Italia dei Valori, ha concluso in poche ore l’accordo per la presenza in lista nella circoscrizione meridionale del proprio nume tutelare e Presidente Onorario Antonio Ciano, il Brigante del Sud, che con generosità, e per il solo bene del Sud, ha accettato la candidatura al fine ultimo e solo di dare visibilità e sbocco alle tematiche che stanno a cuore a tutto il mondo meridionalista, mai come in quest’ultimo mese sotto attacco da parte di quei poteri che ci opprimono da 153 anni.

 Il Partito del Sud si stringe intorno al Leone di Gaeta ed invita, in nome e per il solo bene della nostra terra, ogni meridionalista a sostenere lo sforzo titanico di Antonio Ciano in questa ennesima battaglia ! La doppia sfida è di quelle che affascinano, la lista Italia dei Valori, che ospita come indipendente il nostro candidato, dovrà infatti raggiungere il 4% posto a sbarramento della soglia elettorale europea, Antonio Ciano, sul cui nome andranno fatte convergere le preferenze nella circoscrizione meridionale, dovrà risultare il più votato della lista. Le possibilità sono reali, ma la battaglia è difficile, in una sfida da veri Briganti! Ci aiuterà in questa prova la visibilità che sicuramente Antonio Ciano saprà sfruttare, con la sua inarrestabile oratoria, per catalizzare l’interesse dei tanti meridionali “che ancora non sanno”, nell’interesse di tutti i meridionalisti, ma soprattutto di tutto il Sud.

Pertanto, l'augurio sincero è che, così come altri illustri meridionalisti hanno portato l'origine della questione meridionale a Montecitorio, anche Antonio Ciano possa, con la stessa veemenza e forza che conosciamo, portare le istanze del Sud a Strasburgo e a Bruxelles!

Il Soldato di Gaeta alza ancora alto il suo grido di battaglia e la sua sfida all’Europa, per il bene del Sud e dei suoi figli! Gaeta resiste ancora ! 

Natale Cuccurese 
Presidente Nazionale Partito del Sud

info@partitodelsud.eu

domenica 13 aprile 2014

TRE MACRO REGIONI SALVERANNO L'ITALIA

Di Antonio Ciano













Tre Macro Regioni salveranno l'Italia, o sarà morte certa.

Ad oggi abbiamo parlato sempre delle condizioni economiche e sociali del Regno delle Due Sicilie. Eravamo superiori in tutto. Nel 1861, all'atto della cosiddetta unità d'Italia, il Tesoro era di 668 milioni di lire di allora.. I due terzi di quel tesoro appartenevano al Regno delle Due Sicilie.
Solo 27 milioni erano del Piemonte, che ci regalò anche 1.148.000.000 ( Un MiliardoCentoquarantotto milioni di lire di debiti) che hanno dovuto pagare i meridionali. E' arrivata l'ora di rifare l'Italia.

Vogliamo la nostra Macro Regione. I debiti li devono pagare coloro che li hanno fatti, cioè il Nord.
Ci saranno in Italia tre Macro regioni, tre parlamenti, coordinati da quello Centrale.

IL centralismo piemontese è fallito. in 153 anni hanno colonizzato interamente l'economia del Sud. Rivogliamo il nostro mare, la nostra acqua,. i nostri porti, il demanio, le ricchezze del sottosuolo.
Con i proventi del petrolio siciliano e lucano costruiremo le infrastrutture necessarie per lo sviluppo del Sud: Autostrade, ferrovie, scuole,ospedali, condotte d'acqua ancora mancanti in molti paesi.

Con una politica turistica seria rivaluteremo i nostri siti archeologici, i nostri musei.
Ci riprenderemo i beni demaniali ed ecclesiastici che i piemontesi accorparono allo Stato.
Serviranno a dare lavoro ai nostri giovani. Vi sono centinaia di caserme vuote, conventi abbandonati, milioni di ettari di terreno abbandonati.
Rifaremo la nostra economia, oggi assoggettata completamente a quella Tosco padana.
Ci riprenderemo il Banco di Napoli e quello di Sicilia regalati al San Paolo Imi di Torino e all'Unicredit di Milano.
Ci riprenderemo il commercio, oggi completamente nelle mani del Nord. Vi sono nel sud ben 19.000 supermercati del nord. Ci riprenderemo le frequenze radio televisive.
Ogni città deve avere la sua televisione per spiegare al nostro popolo la Storia del Sud, dalle origini ai nostri giorni, compreso quello che hanno chiamato risorgimento.

Oggi vi sono tre compagnie televisive, una pubblica e due priivate. La pubblica è nelle mani dei partiti che stanno al governo e all'opposizione; le due tv private sono milanesi e torinesi. Rivogliamo la nostra economia, e soprattutto la nostra dignità.

La Democrazia è questa, è nata nella Magna Grecia, dobbiamo solo esserne coscienti.
Abbiamo insegnato al mondo intero questi principi. E' arrivata l'ora di riprendercela.
I Tosco padani l'hanno male interpretata. Ora paghino i debiti che i loro governi hanno procurato alla nazione intera.
Faremo ritornare gran parte degli emigranti cacciati dal Bel Paese. Ci sarà lavoro per tutti. Cultura,Agricoltura, commercio, artigianato, turismo, pesca,industrie pulite, radio e televisioni, compagnie di assicurazioni, oggi inesistenti.,Banche, oggi tutte del nord.

mercoledì 9 aprile 2014

COMUNE DI VERONA, CHIESTO AL PREFETTO LO SCIOGLIMENTO PER MAFIA

COMUNE DI VERONA, CHIESTO AL PREFETTO LO SCIOGLIMENTO PER MAFIA

Dopo la puntata di Report di ieri sera, è stata presentata al prefetto di Verona una richiesta formale di accertamenti sulle infiltrazioni mafiose nel Comune di Verona. A chiederla è stato un parlamentare veronese di centrodestra, Alberto Giorgetti. Qualora il prefetto dovesse inviare una commissione in Comune e l’indagine riscontrasse l’esistenza di infiltrazioni, il Comune di Verona potrebbe essere sciolto per mafia. “Se le cose dette da Report sono vere – ha dichiarato Giorgetti – ci sarebbe un collegamento diretto tra la ‘ndrangheta e assessori o eletti appartenenti alla maggioranza di Flavio Tosi, per cui secondo l’attuale normativa antimafia, sussisterebbero automaticamente i presupposti per lo scioglimento”.

Nel corso dell’inchiesta di Report, è emerso il ruolo di alcune famiglie di costruttori calabresi trapiantanti a Verona e molto vicini a esponenti di primo piano dell’amministrazione Tosi. In particolare il collaboratore di giustizia Luigi Bonaventura ha per la prima volta rivelato di aver partecipato alcuni anni fa a un summit in cui erano presenti boss della ndrangheta calabrese e rappresentanti di una famiglia di costruttori veronesi.

Fonte report.rai.it